Respiriamo bene! Ma non subito…


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Apro Repubblica di oggi, pagine locali, e scopro con piacevole sopresa che Chiamparino, dei torinesi beniamino, ha lanciato l’idea di metter su un sistema di ingresso al centro cittadino “a crediti”. In pratica i non residenti non potranno più entrare in macchina quando e come vogliono (per altro non si faceva così già da un pezzo, con la Ztl), ma lo potranno fare solo consumando un pachetto di ingressi gratuiti calcolato in base al modello dell’auto e della fascia “euro x” di appartenenza. Una volta finiti quelli: PAGARE! E basta coi furbetti, perché ci saranno più telecamere a vigilare sull’applicazione delle nuove regole.

Bene, benissimo, perfetto! Per un fautore della chiusura totale (e ripeto TOTALE) del centro alle auto (con esclusione di residenti e mezzi di servizio) una decisione del genere – per quanto minimalista rispetto alla mia visione, visto che si parla di regolare gli ingressi e non di divieto assoluto di transito – non può che far piacere. Dopo tanto scavare come talpe alla ricerca di nuovi posteggi sotterranei forse si incomincia a fare sul serio come lotta all’inquinamento. Perché Torino continua a essere fra le città più inquinate d’Italia e non bastano le domeniche ecologiche e le targhe alterne a porvi rimedio.

Pensate, e lo dico tanto agli abitanti quanto ai turisti, quanto sarebbe bello camminare per tutto il centro cittadino con la serena tranquillità di quando si gira in piazza San Carlo (cercando di dimenticare quel cacchio di parcheggio sotterraneo che nasconde). Un bel giro in autobus o in metro e via a piedi a fare shopping, senza quel simpatico torpedone di auto clacsonanti che ogni sabato percorre tutta via Roma alla vana ricerca di un posto auto (sbeffeggiando quelli sotterranei ovviamente).

Pensate solo a quanto è cambiata la stessa piazza San Carlo, un tempo posteggio a cielo aperto di tutti gli amanti della movida taurinense… Ci guadagnerebbero anche i commercianti, non fossero storicamente una delle categorie più chiuse al cambiamento. Avere tempo per girare e godersi la città farebbe vendere come prima, se non di più.

Proprio perché sono tanto “estremista”, leggo notizie come queste e mi faccio una semplice domanda. Dal momento che qua si parla semplicemente di mettere ingressi a pagamento, perché diavolo si dovrebbe partire solo dal prossimo autunno? Nell’articolo non ho trovato risposta. Per cui ripeto la domanda: non sarebbe meglio iniziare a educare il senso ecologico delle persone (e il loro portafogli) quando non c’è emergenza inquinamento, piuttosto che partire da zero quando avremo avuto modo di respirarci un bel po’ di polveri sottili per i prossimi dieci mesi?

Nella eterna città Fiat sembra proprio che mettere mano a certe situazioni da quattro ruote incancrenite sia quanto meno difficile. Senza dimenticare (ma sono certo che non è questo il punto) i bei soldini che si guadagnano con gli onnipresenti parcheggi a pagamento e con le multe inevitabili che un qualsiasi sabato pomeriggio di shopping si porta dietro. E anche se in cuor mio spero so che si tratta di considerazioni secondarie, non posso che continuare a chiedermi: perché dall’autunno 2008 e non, per dire, dalla prossima primavera? Non si tratta di una situazione sufficientemente grave? Mistero della fede, pare.

Oltretutto adesso salta fuori che c’è una bella forbice fra i dati di consumo dichiarati dalle case automobilistiche e quelli effettivi delle macchine che ci vendono. Il che se non altro ti fa sentire meno cretino quando ti capita di fare il pieno molte più volte rispetto a quelle che dovresti (calcolatrice alla mano). Quindi rallegriamoci: non siamo noi a essere sbagliati, sono loro a essere disonesti. Con buona pace dei consumi reali, del portafoglio delle famiglie e dell’inquinamento. Perché anche una Euro 5 inquina di più se consuma di più.

Morale della favola forse quando avremo davvero una macchina da 27 km con un litro non la potremo più portare in centro a Torino. Non so voi, ma a me un po’ viene da ridere!

Vaìa

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2 thoughts on “Respiriamo bene! Ma non subito…

  1. occhio, non si parla di chiusura del traffico, ma di pagare per entrare… è un pelo diverso caro mio.
    E comunque la cosa non parte subito perché è un po’ difficile da far digerire e da organizzare.
    Tieni conto poi che è l’autunno il periodo di maggior “empasse” in città… insieme alla Primavera, che purtroppo è troppo vicina.

  2. Ah, lo so benissimo. Faccio una piccola modifica nel testo, così è più chiaro. Quando alle cose difficili da far digerire e organizzare io dico una cosa sola. L’aria fa schifo e servono interventi drastici e immediati. Se nemmeno un sindaco eletto col 66% dei voti (o giù di lì) e al secondo mandato (quindi comunque vada va a casa) ha le palle per farli, beh… per me è una delusione.

    Almeno quando avremo i banani in piazza castello e i reparti di oncologia di Candiolo pieni in ogni ordine di posti faremo qualcosa con urgenza? O dovremo comunque convincere e tenere buoni opposizione, alleati e commercianti?

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