G8, G7, G6, G5…


Quando una dopo l’altra le nazioni sviluppate del mondo saranno ridotte a lande desertiche o ghiacciate o allagate, assediate da miliardi di diseredati forse qualcuno dei loro "leader" prenderà in esame "l’ipotesi di aprire un tavolo di lavoro finalizzato all’elaborazione di un calendario di strategie comuni sulle quali imperniare una visione d’insieme per la tutela del clima mondiale".

Così la burocrazia ucciderà definitivamente quello che il libero mercato si è preoccupato di ridurre in coma profondo.

Sarò polemico, ma se non parlano di clima, effetto serra, crescita econsostenibile in un G8… dove cacchio ne devono parlare? Possibile che non si riesca a capire? E il buon giorgino amico dei boia e dei petrolieri… di quante katrine avrà ancora bisogno? Qualcuno, prima o poi deciderà di darsi da fare? E quanto tempo passerà dalle buone intenzioni (ancora assenti) a fatti concreti?

Mi sento così idiota da solo a risparmiare l’acqua quando mi lavo i denti e faccio la doccia, o a dividere carta, plastica, organica e farmi 600 metri ogni volta per buttare via la differenziata (perché comunque il nostro sindaco-star e amico dei posteggi col cacchio che ne mette più di un paio di cassonetti dedicati a isolato, per incentivare meglio) mentre il resto del mondo sperpera allegramente.

Sarà iper-pessimista, ma secondo me il conto alla rovescia è già arrivato a G5 o G4. E quello che ci aspetta dopo il G1 non contribuisce di certo a rallegrarmi. 

Vaìa 

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5 thoughts on “G8, G7, G6, G5…

  1. Mah per certi aspetti concordo con te. L’idea è quella che il risparmio di ognuno di noi è un’ottima cosa – lo spreco delle risorse è un problema – ma credo incida in maniera non determinante.
    Questo non vuol dire non facciamolo – anzi! – ma che la soluzione dev’essere strutturale – cioé fatta da intere nazioni a livello di allocazione e recupero.

    L’america dice che comincerà – con calma, eh! – dal 2010. Ma è un modo per Bush per dire sono cazzi del prossimo presidente. Many compliments.

    Devi fare 600 metri per la differenziata, veramente? :)

  2. Il nostro sindaco ha portato Torino ad essere la citta’ leader nel riciclaggio e nella raccolta differenziata. 600 metri sono scomodi, ma si sta estendendo la raccolta differenziata porta a porta, con cassonetti personalizzati per ogni famiglia e un sistema settimanale di raccolta casa per casa. Gia’ la Falchera, l’intero borgo Campidoglio e un bel pezzo di Mirafiori hanno la differenziata porta a porta.
    E il bello e’ che la gente si lamenta: non gli piace avere i cassonetti in cortile, non gli piace avere gente dell’Amiat per le scale, ecc.
    Il principale ostacolo all’evoluzione ecologica, politica ed esistenziale del genere umano e’ il bigottismo borghese, tanto per cambiare…

  3. Veramente. Mah… facciamo 400 nella più ottimistica delle versioni. E cmq non vedo perché non possano mettere i cassonetti per la differenziata almeno ogni tre cassonetti normali.

    Io sono civico e mi faccio la strada con i sacconi pieni. Chi non è civico – o anche solo vecchio o pigro – butta tutto insieme. Così come i locali, che di fare centinaia di metri non hanno tempo (e voglia).

    Finché non ragioniamo di riduzione delle tariffe familiari in base alla % differenziata (trovino un sistema tecnologico) e di facilità di accesso resterà sempre e solo un comportamento da cittadini modello. E in Italia non siamo in Svezia. Sono politiche che non premiano.

  4. Suz. Torino è fra le prime, lo so. E abbastanza da sempre, visto che bazzico nel socio-ambientalismo da una decina d’anni. Ma tu sai che certe politiche a base di parcheggi “sempre e comunque” e strategie di basso profilo contro il traffico non mi sono mai andate giù. Io ad esempio il centro lo chiuderei al traffico salvo residenti e bus molto più di ora, come orari e come estensione. E son convinto che i commercianti ci guadagnerebbero pure.

    Adesso dicono che con il rincaro (vergognoso, fra l’altro) della sosta in zona blu per i residenti (da 8 a 40 euro) potenzieranno il trasporto pubblico. Sono curioso. Intanto le metro è una gran cosa, ma quando devo venire in autobus (due in tutto) a lavoro cmq metto in conto 30-40 minuti di tragitto contro i 20-30 dell’auto (ricerca posteggio esclusa) e i 10 della moto.

    Non è qualunquismo, sia chiaro. Sono di sx e a me Chiamparino tutto sommato piaciucchia. Non mi piace che certe volte questa giunta non sia abbastanza coraggiosa su certi temi (eppure le percentuali bulgare lo permetterebbero). Io abito in zona pza Adriano da 6 anni. Non ho mai visto personale amiat per le scale. Abbiamo un petatico contenitorino cartesio per le scale buono solo per la pubblicità indesiderata. E i cassonetti della differenziata sono sempre e solo due, e pure scomodi.

    Cosa costa farne di più? E poi, perché quando devo smaltire un rifiuto ingombrante deve passare circa una settimana da quando lo metto in cortile (litigando con i condomini) a quando lo vengono a prendere? Così si incentivano i comportamenti all’italiana. Non il civismo.

    E siamo in una città all’avanguardia del Nord Italia… Pensa che talebano diventerei se abitassi a Napoli…

  5. a noi il cartesio nell’androne l’hanno tolto, col risultato che buttiamo la pubblicità indesiderata in un angolo (come se ci fosse ancora il bidoncino) :-D

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