Capisco tutto…


La vignetta pubblicata da Al Jazeera

Capisco tutto, giuro. O per lo meno mi sforzo. E non ne faccio una questione di fede, perché il concetto stesso di scontro di civiltà mi fa rimettere. E poi sono anticlericale. Tollero poco le rigidità cattoliche, le loro regole assurdamente fuori dal tempo, i loro divieti. Soprattutto la loro tendenza a pensare che si possa essere uomini giusti solo se cattolici. Cosa che io da ateo "cristiano" (faccio mia la definizione della [tag]Fallaci[/tag], non credo nel Dio cattolico ma come italiano sono intriso naturalmente dei retaggi della sua cultura) non riesco proprio a mandare giù.

Questo [tag]Papa[/tag], poi, non mi piace. L’altro era rigido uguale, ma aveva la capacità, talvolta, con azioni o parole, di toccarmi, di soprendermi. Nonostante tre secondi dopo fosse in grado di farmi incazzare predicando l’astinenza contro l’aids. Ma questo… Gesù! (sono ateo cristiano anche nelle imprecazioni) Questo sembra un teologo del XVI secolo. Un notabile della fede. Caldo ed entusiasmante come una stufa in ghisa spenta da mesi. Che fra l’altro mi va a citare in pubblico frasi di gente vissuta con le crociate, che certo non poteva avere una gran bella impressione dell’Islam. Quantomeno inopportuno di questi tempi.

Però le reazioni che ha suscitato sono spropositate, diciamocelo chiaramente. Una strumentalizzazione in piena regola, andata avanti anche dopo le scuse di questi giorni (inaudite prima d’oggi, se non per le colpe secolari della chiesa come il sostegno allo sterminio degli indios). Perché sarò anticlericale, ma prima di tutto sono per la libertà di espressione in tutte le direzioni. E se voglio dire che [tag]Maometto[/tag] ha sbagliato lo devo poter dire. Così come quanto dico che questo Papa a volte dice delle minchiate. Potrò pretendere di non trovarmi assediato da folle urlanti che fanno a pezzi la mia fotografia?

Bisognerebbe, come uomini liberi e razionali (non come occidentali, europei o balle varie), lottare per far riconoscere il diritto universale a esprimere liberamente il nostro pensiero, anche se ci possiamo trovar di fronte a torme di assatanati, muniti di fantocci da bruciare e di connessioni broadband con cui lanciare anatemi o minacce di distruzione globale (tipo: distruggeremo [tag]Roma[/tag]… Ma che stiamo scherzando?). Come? Esprimendolo ogni giorno senza paura (anche se nei limiti del buon senso e della decenza, chiaramente).

Vogliamo aiutare davvero questi paesi a diventare pienamente democratici? Facciamolo con la forza delle nostre idee, non piegandoci per serena convivenza o paura ad accettare di autocensurarci quando parliamo, scriviamo o disegnamo vignette satiriche. Perché sbagliamo tutti, dai profeti alle divinità, e personalmente ritengo che sarebbe molto meglio esportare la democrazia in questo modo, piuttosto che con qualche tonnellata di cluster bombs.

Oltretutto ci sono anche occasioni di divertimento. Ad esempio alcune delle contro-vignette arabe su Ratzinger sono strepitose, come quella pubblicata dal sito di [tag]Al Jazeera[/tag] dove spara con la doppietta alle colombe della pace liberate da un [tag]Wojtyla[/tag] che lo osserva disperato. Ok, loro non saranno degli estremisti, ma se a parti inverse lo avesse fatto Repubblica apriti cielo! Insomma, le basi ci sono e tutto il resto – forse – verrà da sé. Che diamine, anche Maometto se la sarà fatta qualche risata sotto il barbone… o no?

Vaìa

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7 thoughts on “Capisco tutto…

  1. come ho già scritto, questo Papa mi ricorda tanto il dottor Stranamore: cerca di contenersi in tutti i modi, ma la sua anima reazionaria gli sbuica fuori incontrollabile nei momenti meno opportuni. Detto questo, l’intolleranza del mondo islamico mi ha rotto i cojoni. Tanto più che è un’intolleranza esasperata e manovrata da giochi di potere internazionali, da basse manovre diplomatiche, da giochi di scambio. E poi, è vero che il Papa ha citato discorsi fatti da imperatori bzantini medioevali, ma anche detto che Dio è ragione. Roba da illuministi, al confronto degli interalisti islamici. E se devo scegliere tra Ratzinger-Stranamore e il beduino invasato di Sharia, beh…Evviva er Papa!

  2. Veramente il Papa non è paragonabile a Maometto, ragazzi. Maometto è paragonabile a Gesù, che anzi i musulmani riconoscono come predecessore del Profeta.

    Fatta la doverosa precisazione mi preme di aggiungere che quello che ha detto Ratzinger nei giorni passati, quando era in Germania, è così riassumibile: sangue e violenza sono impliciti nella religione di Maometto, ma siccome la scienza sta cercando di scalzare Dio e di farne a meno, è indispensabile dialogare con i musulmani per fare fronte comune – religioso – contro l’ateismo della scienza che dilaga sempre più.
    L’ho sentito – anche se questo è un riassunto – quindi poche palle.

    Ha detto: questi musulmani son decisamente un po’ bestie, ma facciamoceli amici sennò tra qualche anno non potremo più insegnare per forza la religione, non riusciremo a tenere i crocefissi (che io invece schioderei a scarpate) dalle aule e la gente si accorgerà che la religione è quella roba che usiamo per tenerla soggiogata con la paura dell’ignoto e della morte.

    Tra la libertà d’opinione e la libertà d’insultare ce ne passa e parecchio.
    Qui non siamo in america, non c’è il quinto emendamento e, in generale, tra l’esercitare il diritto alla libertà d’opinione e insultare uno solo perché posso, ci sarebbe quella vecchia cara cosa chiamata sensibilità. O magari anche solo buon senso.

    E le vignette sul Papa si possono fare esattametne come si fanno quelle sull’Ayatollah.

    E non cadiamo nel tranello di dire che appena uno li contraddice “i musulmani” partono e danno fuoco alle foto e fanno minacce: lo fanno alcuni fanatici.

    E il fanatismo prescinde dalla religione di appartenenza.
    L’equazione fanatico=islamico la fa solo la Lega Nord e certa destra; gente che non saprebbe distinguere il dialogo e il senso critico nemmeno se ci andasse a sbattere contro.

  3. Non mi sembra che il Papa sia esattamente alla ricerca di un’alleanza con i musulmani. Io l’ho interpretato in mdo opposto. Mi viene il dubbio. Ma almeno lui avrà capito che ca..o voleva dire?

  4. A dirla tutta non paragonavo mica il Papa a Maometto. Accostavo due casi di cronaca come quello delle vignette contro il Profeta e quello di Ratisbona. Detto questo rimango della mia idea che se voglio criticare (non offendere, criticare) Dio, Maometto, Visnù, Gesù o Pelè voglio poterlo fare in libertà. E francamente non credo che se qualcuno dicesse di Gesù quello che ha detto il Papa di Maometto a Roma scenderebbero in piazza a bruciare il suo fantoccio.

    Io non sono a favore del Papa, nemmeno in questa occasione. Sono a favore della libertà di opinione. Che è anche libertà – al limite – di offesa. Che può essere tacciata di maleducazione, ma non si merita il linciaggio.

    Per tutto il resto, carissima Pedro, ribadisco la mia totale contrarietà ai crocefissi e alle facili equazioni. Io voglio una società laica, qua da noi e quanto più possibile qua e là per il mondo. Dove poter, fra le altre cose, dire quello che mi pare e potermene andare in giro tranquillo. Qualcuno glielo potrà dire agli estremisti che sono estremisti o no? O è meglio far finta di nulla per non passare da politicamente scorretti?

  5. Agli estremisti si può dire benissimo che sono tali, non ci si può aspettare che reagiscano bene certo :D sennò che estremisti sarebbero?

    Purtroppo – e lo dico per conoscenza da vicino della cosa – Maometto per i musulmani è qualcosa di più di un profeta: una persona, con tanto di laurea, mi ha detto “a noi Maometto ha datto tutto quello di giusto e buono e bello che abbiamo, prima di lui eravamo selvaggi, lui ci ha indicato la direzione. Nei nostri paesi spesso non c’è democrazia e la poca legge che c’è ce l’ha data lui”. Per cui se gli critichi uno che è a metà tra un santo, il salvatore della patria e il loro padre può essere che non reagiscano bene neanche quelli moderati fra loro, senza arrivare a bruciare bandiere o chiedere la testa di nessuno. Quella è roba da fanatici.

    Mi sono buttata in tutto questo spiegone per dire che c’è un’ignoranza profonda di questa religione in Italia, e un massimalismo – anche da parte dei laici – che trovo pericoloso e grossolano.
    Tutte le volte che c’è una situazione del genere si criticano a priori e si fanno le solite identificazioni musulmano = fanatico.
    Non parlo di te, ma ne leggo tanta in giro di roba così.

    Per chiudere, casomai qualcuno temesse di vedermi convertita: sono atea fino al midollo e penso che questo esempio, come tanti altri, di quanto è successo tra Papa e comunità islamica sia l’esempio più lampante di come la religione sia espressione, il più delle volte, della parte più oscura e ottusa delle persone, delle loro paure e delle loro profonde insicurezze.

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