E Moggi sta sempre bene…


Il primo ha fatto la storia del calcio sul campo e in panchina. Poi se n’è andato a fare vini a Cuccaro (gran bel posto). Ironico, leggero e leggendario. Il Barone svedese che ci mancherà.

Il secondo ha vissuto per quasi trent’anni tutte le domeniche chiuso in uno studio radiofonico. Dando la parola a un calcio senza immagini e con molti meno quattrini. In rigoroso ordine di campo.

Intanto il terzo saltella come un grillo, e dispensa consigli e odiosità dalla gatta morta esperta di invasioni barbariche. Quella che a Dell’Utri non fa domande sulla mafia, che magari porta rogne.

Poi parlano male del tempo che passa. Per forza.

Vaìa

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