Wii – La terza età si fa hi-tech


Prendete un gruppo di persone di età variabile fra i 60 e i 70 anni e dalle condizioni fisiche (agilità, riflessi, coordinamento) non proprio del tutto integre (insomma, i vent’anni risalgono almeno al 1965…), un fratello ipertecnologico dotato di due controller a bastoncino bianchi e una Wii che fa bella mostra di sé sul mobile tv e cosa otterrete?

Incredibile a dirsi, ma il risultato sarà un’accanita partita over-fifty a suon di racchette virtuali, mazze da golf ipersensibili e guantoni foderati di pixell… Merito di Wii Sports (sì, proprio quello che stroncavo qualche post più sotto) e dell’intuizione di Nintendo, che ancor di più giudico oggi geniale. Perché se qualcuno riesce a spingere mio padre (di cui ricordo ancora la frase: "Sicché tu muovi quel coso e la frecciolina si sposta?") e mia madre (che sta al computer come Borghezio a Gandhi) a diventare videogamers per due ore quel qualcuno è un fottuto genio!

Cosa dimostra tutto questo? Che avevo torto, direte voi. Ma manco per niente! Dimostra che il sistema Nintendo è realmente e concretamente capare di trascinare nel magico mondo di SuperMario persone che fino a qualche istante prima pensavano che giocare al Pc fosse qualcosa di impossibile e non interessante. Oltre che, ovviamente, il modo un po’ idiota che i loro figli insistevano a utilizzare per bruciarsi i neuroni nonostante i tanti sacrifici fatti per farli studiare.

Ma questo avvenimento (di cui il fratellino mi promette prove visive antro breve) testimonia anche che sono nel giusto (applausi, please!) quando dico che la nuova creatura di Nintendo non farà concorrenza ai colossi dell’hardcore gaming Ps3 o Xbox 360, ma si affiancherà a loro come momento di relax dopo tanto frullare di joypad. Un po’ come le stanze di decompressione in discoteca. Un valido strumento per giocare in modo totalmente diverso, meglio (MOLTO MEGLIO) se in compagnia.

Per il resto rimango della mia opinione, come alcune impressioni ulteriori:
1) Innanzitutto faccio le mie scuse a chi giustamente mi ha fatto notare che nel tennis di Wii Sports i colpi si possono variare. Eccome se sì può! Ieri con Axell ho provato a muovermi in modo diverso e a usare un po’ i tasti del controller. Venivano fuori dei tiri niente male, che mi hanno permesso di battero per due partite a uno. Anche se poi si è preso la rivincita scendendo sul mio terreno e battendomi sonoramente a Fifa 2007 per Xbox (incredibbile, ammici!).

2) Suggerisco a Nintendo di allegare ad alcune edizioni della Wii una bella bomboletta di ossigeno, un defibrillatore e un bel kit per l’autoimpianto di pace-makers… Se gli utenti tipo mio padre e mia madre iniziaranno a giocare in massa bisogna pure che l’azienda si premunisca di avvisare gli utenti dei rischi che corrono. Mio padre fuma dal 1958 circa… ma che stiamo a scherzà?

3) Ieri ho avuto modo di provare un altro gioco. E anche in questo caso di rimanerne estremamente deluso. Sarà che si trattava di una corsa di truck 4×4 (genere che aborro quasi quanto le avventure grafiche alla Myst), ma il fatto di guidare con il coso bianco incastrato in un finto volantino (nel senso di volante, non di pieghevole pubblicitario) lo trovavo davvero poco intuitivo. Va bene che anche qua si imparerà giocando… Ma se tutte le volte l’impatto è tanto straniante un bel "e che palle!" ci sta proprio bene. I giochi a volte sono già difficili di loro, se poi ci si mette anche l’interfaccia…

4) Ultimo cenno: il lato Internet della Wii (via Wi-Fi, ovviamente). Sempre ieri il buon Axell me lo ha mostrato con un po’ di calma. Carino, niente da dire. C’è la possibilità di navigare (tramite browser Opera customizzato ad hoc) di salvarsi i preferiti, di vedersi… che so… YouTube sulla Tv di casa, di mandare posta elettronica, di pubblicare le proprie foto (prese da una schedina di memoria) e di editarle secondo i gusti… Tutto molto bellino, ma al momento non particolarmente affascinante per me.

Forse anche in questo caso la killer application deve ancora uscire. Perché se l’unico vantaggio è quello di avere un altro (ennesimo) device in casa che si collega in rete… personalmente non è un plus che giustifichi la spesa della consolle (che fra l’altro dal lato ludico giudico come sapete). Aspetteremo e vedremo, anche se già so che arriveranno a frotte e spiegarmi che non ho capito, che si può fare anche altro, che in realtà se guardo bene… Ottimo! Sono qua. Fatemi cambiare idea. I colpi liftati a tennis ho già iniziato a farli, posso fare anche questo.

Vaìa

ps
Leggete qua. Vorrei tornarci sopra nei prossimi giorni. Intanto mi pare un’ottima analisi di come a volte gli estremi si tocchino e i comunisti più duri&puri si dimostrino nei fatti i peggiori conservatori… Ma quando smetteranno di votarli?

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9 thoughts on “Wii – La terza età si fa hi-tech

  1. Ottimo post e capisco benissimo il tuo punto di vista… e soprattutto la stessa nintendo ha più volte dichiarato che punta ad affiancare PS3 e 360 nei salotti delle persone (e sarebbe un risultato ottimo, ovvero da prima console sul mercato) e che più che alla “next gen” punta alla “new gen”. Anche in questo caso sono d’accordo. Cosa porta la PS3 in più della PS1? poligoni in più…. stesso pad da 13 anni, stesso modo di giocare…
    Devo dire che per ora il wii ha avuto giochi discreti, a parte gli ottimi wii sport e Zelda (che ti farò provare, un capolavoro che arriva dalla console precedente, il cube)… ma i capolavori arriveranno. Insomma secondo me per ora le potenzialità del wii si sono appena intraviste. Oltre ad un allargamento del mercato per nintendo, c’è il “serio rischio” che questa nuova periferica venga poi adottata anche da altre aziende in futuro, come è sempre stato nella storia delle console per le invenzioni Nintendo.
    Le altre console puntano in una direzione che personalmente mi sono stancato di seguire… e assomigliano sempre più a PC. Col wii torno a vedere una console con cui giocare e divertirsi… non si vive di solo PES! :)

    Sembro un fan boy nintendo, ma chi meglio di te sa che non è così: abbiamo avuto tutte le console degli anni ’90! :)

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